Per aprire un e–commerce non è necessario conoscere soltanto la parte tecnica online e di marketing digitale, bensì, vi è un iter burocratico ben preciso in base al Paese d’origine. Nella guida vedremo quali sono gli step obbligatori per avere un negozio di commercio elettronico in Italia.
Innanzitutto, vediamo quali operazioni in termini di operatività, dovresti compiere step by step:
- Effettua una ricerca di mercato per individuare la nicchia meno competitiva ma più remunerativa e chiaramente, con più possibilità di esser ricercata.
- Realizza un business plan dettagliato, in modo tale da fornire l’eventuale documentazione ad un futuro investitore.
- Accertati degli adempimenti fiscali da adempiere prima di mettere online il sito web di commercio elettronico (trovi i più importanti in fondo);
- Affidati ad un professionista che realizzi la piattaforma adeguata a creare l’e-commerce;
- Occupati dell’approvvigionamento dei prodotti da vendere sul sito;
- Delega il marketing a dei professionisti del settore. Valuta la possibilità di assumere un e-commerce manager per spingere l’attività online ed individuare le migliori strategie di sponsorizzazione e crescita di volumi.
Quanto agli iter procedurali e burocratici sono specifici e da seguire scrupolosamente.
Di seguito quattro passaggi obbligatori per rimanere a passo con i termini di legge:
- Apri la Partita Iva con codice ateco dedicato alla vendita di prodotti e servizi online;
- Iscrivi la tua attività al Registro delle Imprese;
- Comunica e compila la pratica di Inizio Attività al Comune di riferimento;
- Apri la posizione previdenziale fiscale opportuna (valutando i canali di vendita e alla presenza oppure no di personale).
Ovviamente per raggiungere la fascia di clientela interessata agli articoli che vengono trattati dal tuo store on line dovrai essere ben indirizzato. Per ottenere consulenze qualificate in tal senso andate su questo sito.
In aggiunta ai servizi di marketing e agli adempimenti fiscali sopra evidenziati, è altresì importante, conoscere le sfaccettature dell’attività online. Va prestata particolare attenzione, nel momento in cui si sceglie il professionista adeguato.
Non meno importante, i costi legati ad un e-commerce. Non si tratta soltanto di destinare budget alla pubblicità e ai professionisti del settore, bensì anche alle spese per comprare un dominio, la percentuale a vendita in base alla piattaforma di intermediazione bancaria, i plugin necessari per far funzionare un sito web di commercio elettronico e i vari rinnovi annuali/mensili dei software utilizzati.
L’importanza della SEO
Infine, non possiamo non raccomandarti di affidarti ad un esperto SEO. Gli e-commerce solitamente, vengono sponsorizzati soltanto tramite SEA (Search Engine Advertising), ovvero gestire accuratamente la comunicazione, sfruttando diversi canali di pubblicità online e social network come Facebook, Instagram e Google Ads.
Un sito di commercio elettronico invece, necessita anche di SEO. Ovvero attraverso lo studio corretto delle parole chiave, riuscire a posizionare il sito web affinché l’utente possa reperire la piattaforma attraverso delle semplici ricerche organiche.
In questo caso, pur pagando un professionista SEO, il costo rapportato agli utili generati dalla SEO, potrebbe essere nettamente minore rispetto alla forma pubblicitaria sui canali sopra citati.
Prima di compiere errori per cui potersene pentire, è indispensabile valutare la nicchia di mercato a cui si sta pensando. Una minuziosa ricerca (pur spendendo tempo ed energie all’inizio), farà sì che si possa ottenere un risultato più proficuo nel lungo periodo.